E' inevitabile che, tradita la responsabilità di essere persone umane, vinca il disumano. Ma, nonostante questo, siamo sempre in tempo per cambiare il corso degli eventi, riappropriandoci della storia. La libertà-liberazione, la pace, la cooperazione, oggi in serio pericolo, non svaniscono dal nostro orizzonte di senso soltanto se noi le ripensiamo e le riaccogliamo, prima di tutto in noi.
Ciascuno di noi è realtà e lo è nel mistero dell'integrazione, della ricerca nell'oltre, della conoscenza, dell'innovazione; e non basta ammirare chi si colloca sulle frontiere del pensato e del conosciuto ma occorre che ciascuno di noi ritorni a vivere responsabilmente, creativamente, progettualmente.
Dobbiamo uscire dalla comoda prigione della linearità certa per respirare l'aria libera e liberante della complessità, per ritornare a porci domande sulla nostra meravigliosa incertezza, per riscoprire il dubbio, per convivere fra differenti umani.
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