Oggi più che mai è il tempo delle domande fondamentali. Siamo nel pieno
di una evidente degenerazione della condizione umana e della convivenza e tutti
noi sembriamo incapaci di ritornare alla vita e di condividerla
responsabilmente. Il crollo verso il disumano, nel dominio di una tecnica che
si è fatta cultura e che tende a farsi “natura”, è evidente; da qualunque parte
sembra imperare una crudeltà frutto di una ragione né troppo assente né troppo
presente ma, invece, chiusa e in-differente rispetto alle complessità del
Mondo-Della-Vita. Continuiamo a parlare di crisi, a discutere e a dibattere,
senza considerare che la crisi è parte fondamentale (e indispensabile) del
nostro “essere umani”; ciò che ci riguarda e che ci circonda è, invece, una
profonda degenerazione che si sviluppa, con un apparente paradosso, proprio mentre
esistiamo “in superficie” e non viviamo.
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