Scrive Roberto Napoletano sul Sole 24 Ore di oggi, a conclusione del suo editoriale: (...) Se la Francia continuerà a scambiare lo scudo sui tassi con l'obbedienza tedesca restringendo, di fatto, il campo di sperimentazione di una nuova visione politica del governo di Angela Merkel che pure, a tratti, sembra emergere e se la Spagna punterà a fare o almeno a essere percepita come la Germania dei poveri, la politica perderà, il sogno degli Stati Uniti d'Europa non si realizzerà, e il nostro Paese rischierà di pagare, ancora una volta, un prezzo più alto. Non possiamo permettercelo noi, ma, a ben vedere, non se lo può permettere, ancora prima, l'Europa, se vuole uscire dai riti e dalle finzioni e cominciare a diventare realtà. Meno contabilità e più economia, meno finanza speculativa e più investimenti, il referendum greco almeno ci aiuti a ricordare che nessuno si può illudere di potere saltare questo bivio e che ci si deve impegnare, con i fatti, a ricostituire un clima di fiducia reciproca. La serietà è richiesta a tutti, ricchi e poveri, in egual misura.
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