Saturday, 19 December 2015

(Dario filosofico - Giudizio storico - Istituto fondamentale) Tracce di conoscenza - Dialogo (Raimon Panikkar)

Riascoltiamo Raimon Panikkar: Il dialogo genuino inizia col mettere sinceramente in questione tutte le mie certezze - perché ho realizzato, da un lato, che sono un recipiente fragile, e dall'altro che ci sono in questo mondo altri recipienti il cui contenuto a mala pena posso immaginare. Il dialogo è un atteggiamento umano basilare. Il suo contenuto finale non è mera dottrina. La religione non è né dottrina oggettiva né soggettivo punto di vista. Il dialogo religioso non è né il paragone fra due stati di cose oggettivi, né il confronto di due opinioni soggettive; né solo scambio scolastico, o semplice confessione ecclesiastica. Sorge semmai dal più profondo recesso del nostro "sé", quando scopriamo di non essere né assoluti né soli in questo mondo. Il dialogo inizia con noi stessi. In un certo senso richiede la perdita dell'innocenza, della prima innocenza (preriflessiva). Nessuna meraviglia che il dialogo si presenti come via di salvezza, trasfigurazione, illuminazione .... Scopriamo che non è opera del nostro ego, dal momento che proprio questo ego è chiamato in causa. Se non ho dubbi, se la mia opinione è già stabilita, se presumo di aver già raggiunto la verità tutta intera, allora certo non sentirò alcun bisogno di dialogo. Il dialogo richiede una simile consapevolezza interiore. (1)

(1) Raimon Panikkar, Raimon Panikkar, L'incontro indispensabile: dialogo delle religioni (Jaca Book, 2011)

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