Società civile e comunità internazionale: retorica dell'irrealtà (Marco Emanuele)

Ormai è d'uso, senza riflessione, cercare riparo alle nostre mancanze appellandoci alla società civile e alla comunità internazionale. Sono espressioni che ci fanno innervosire per la loro ingenuità, che dimostrano quanto siamo incapaci di affrontare e di risolvere le sfide e i problemi della Storia attraverso gli strumenti di una rinnovata Responsabilità e di una rinnovata Strategia della Decisione. La società civile e la comunità internazionale, in un mondo percorso dalla crudeltà, dalla corruzione e prigioniero di una guerra mondiale a capitoli, non esistono, sono pure invenzioni retoriche dell'irrealtà; e questo perché la crudeltà e la corruzione ci appartengono, sono parte della nostra natura, e che, abbinati ad una evidente irresponsabilità, ci chiamano in causa non come testimoni ma come imputati della nostra (personale e collettiva) caduta nel disumano.