da L' Osservatore Romano di oggi: (...) il Pontefice ha insistito sull' "ecumenismo del sangue", ricordando che nelle persecuzioni i carnefici non fanno differenze tra le diverse denominazioni cristiane: infatti "quelli che odiano Gesù Cristo guidati dal maligno non sbagliano, sanno e per questo uccidono senza fare domande". Da qui la domanda di Francesco: "Se il nemico ci unisce nella morte, chi siamo noi per dividerci nella vita ?".
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