Wednesday 19 August 2015

Liberiamoci nella piena libertà (Marco Emanuele)

Dobbiamo stare attenti che l'eccessivo presente della "necessità" (della storia che si fa cronaca) ci faccia dimenticare (cancellando i tempi e gli spazi della riflessione) l'importanza di vivere i nostri, ed altrui, processi di valorizzazione e di liberazione progettuale. Se la "necessità" è ineludibile, perché ciascuno di noi è chiamato ad affrontare e a risolvere situazioni di disagio in diversi momenti della propria vita, in qualche modo "resistendo" a forze degenerative, dobbiamo fare in modo che la "necessità" stessa non diventi la caratteristica fondamentale del nostro stare al mondo.
Oggi, nella globalizzazione dominante, abbiamo una innaturale necessità di sicurezza che deriva dall'avere esasperato i nostri particolari punti di vista, in tal modo esasperando antagonismi che comunque esistono e che esisteranno sempre.
Ciò che ci rende particolarmente difficoltoso il vivere è l'in-differenza verso le complessità del Mondo-Della-Vita, l'incapacità di guardare oltre noi, relativizzandoci; è la fatica positiva del ritrovarci in ogni altro DI noi e nella realtà, comprendendo e ri-comprendendo in noi la globalità alla quale apparteniamo, liberandoci nella piena libertà e non facendoci esistere come prigionieri della necessità.


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