Saturday 29 August 2015

La "libertà precaria" è libertà "non praticata" (Marco Emanuele)

La “libertà precaria” è libertà “non praticata”. Da queste pagine venga un inno alla liberazione: [dal lat. liberatio -onis]. L’atto, il fatto di liberare, di liberarsi o di essere liberato (da una soggezione, da un male, da un vincolo, da un controllo, ecc.) (…) (www.treccani.it). E invece giochiamo al “libero arbitrio” e godiamo in esso, soggetti “a-storici e a-progettuali”, semplicistici distruttori di realtà in una finta libertà del tutto auto-referenziale. Credendoci liberi giochiamo con la realtà, la consideriamo a nostra disposizione e agiamo per dominarla, senza comprenderla e senza riappropriarcene in termini progettuali e non dominanti. Chi pensa alla libertà come liberazione ha “visioni di libertà”, il resto è soltanto finzione, gioco di ruolo, ipocrisia.

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