Saturday 29 August 2015

Questo mondo è serenamente fondato sulla simulazione e sull'inganno (Marco Emanuele)

Questo mondo è serenamente fondato sulla simulazione e sull’inganno. Lo dice il profugo, considerato un diverso da noi che neghiamo le differenze, facendoci  “in-differenti”.  Lo dice il fedele, confessato da sacerdoti che dovrebbero “risolvere” la propria vita prima di dedicarsi a quelle degli altri. Lo dice lo spettatore, beato prigioniero di una informazione che diventa fiction e viceversa. Insomma, fingiamo e ci lasciamo ingannare, quasi provando un piacere gioioso e giocoso a fare della nostra esistenza un “gioco di ruolo”, dimenticando la vita. Siamo vittime di una doppia degenerazione: riduciamo la vita all’esistenza e riduciamo l’esistenza ad un “gioco di ruolo”.
Usiamo tutto ciò che ci qualificherebbe come “esseri umani” per negarlo: i sentimenti, le mediazioni, i talenti, le visioni. Arriviamo fino al punto di fare della libertà un “oggetto certo”, dogmatizzandola e così  privandola della sua sacralità. Siamo “ipocriti degeneranti” o, se preferite, “primitivi progrediti”.

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