Tuesday 25 August 2015

L'ansia di comprendere tutto è espressione della nostra degenerazione (Marco Emanuele)

Se pensiamo di poter comprendere tutto riduciamo la condizione umana e la convivenza alla competizione dominante. E questo è il nostro grande errore, il non comprendere la nostra incompletezza e, di conseguenza, il non riconoscere il valore profondo della naturale e necessaria "cooperazione progettuale".
Insistiamo sulla "ragione aperta" perché quella è il talento che ci permette di "vivere politicamente", ripensando la politica per rifondarla in senso complesso (progettuale e progettante, visionario), restituendole senso, dignità e globalità.
Nel delirio della nostra presunta onniscienza e onnipotenza "accettiamo" di degenerare. Siamo "preistorici progrediti", ostaggi della linearità, indifferenti, irresponsabili, portatori malsani di un'idea autoritaria e totalitaria che vive dentro di noi e che, ancora oggi e sotto forma di una mentalità tecnocratica per sua natura fondamentalista, contagia la Storia lasciando vincere il disumano (da qualunque tradizione culturale esso provenga).

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