Riconciliarci con la complessità è la nostra sfida; la complessità, infatti, è la vita.
Dico che siamo avvolti nell'irrealtà perché ci siamo distaccati dalla complessità della vita; e questo si vede:
- nella nostra considerazione del tempo come tempo lineare;
- nella nostra considerazione dello spazio come "non luogo", contenitore globalizzato che racchiude la sommatoria delle diversità anziché accogliere l'integrazione delle differenze;
- nella nostra "mancata immersione" nella profondità della condizione umana; infatti, non "abbracciamo" la realtà e non la comprendiamo in noi.
Per riconciliarci con la complessità abbiamo bisogno di "convertire" al progetto umano il nostro intelletto, la nostra ragione e la nostra volontà; si tratta di pensare complesso e di agire in modo aperto e responsabile, vivendo ogni altra persona come altro DI noi e incarnando in noi la coscienza-consapevolezza ecologica come parte della totalità della vita, non separabile in essenza.
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