La sfida della complessità è la continua riappropriazione in noi della complessità (e delle complessità) del Mondo-della-Vita.
La sfida della complessità ci restituisce al nostro essere persone umane, soggetti storici. E' nella complessità che ci ritroviamo "mondi vitali", ciascuno differente dall'altro e, proprio per questo, integrabili. Nell'essere persone ricostruiamo progressivamente la relazione e l'integrazione.
Il percorso della relazione e della integrazione è progressivo (e dura lungo tutto l'arco della vita) perché ciascuno di noi esprime particolarità, interessi e rapporti di forza che non sono eliminabili; è così che tale percorso è, al contempo, mediazione fra differenze e liberazione reciproca delle progettualità personali.
Nulla è automatico nel percorso della relazione e della integrazione ma tutto va costruito e continuamente ripensato; ogni volta che ci relazioniamo e ci integriamo percorriamo la strada del cambiamento di noi, molto spesso inconsapevolmente.
Dovremmo prestare maggiore attenzione a ciò diventiamo nella integrazione e nella relazione; diventiamo profondamente noi, "riconvertendoci" alla complessità di ciò / chi incontriamo nel nostro cammino di vita.
Nella relazione e nella integrazione attraversiamo il senso della vita, toccando le corde più profonde di noi nella condivisione dell' "essere umani"; si tratta di un punto delicatissimo, non misurabile e non quantificabile ma profondamente realistico. La relazione e la integrazione fanno la differenza, non solo nei rapporti fra persone; se guardiamo al mondo, infatti, ci ritroviamo "ostaggi" della loro assenza.
No comments:
Post a Comment