Il potere lontano, per mantenersi tale e per
non immergersi nel Mondo-Della-Vita, ha bisogno di guru, di esperti che lo
proteggano dalle naturali contraddizioni che percorrono la realtà. Il potere
lontano è il potere tecnocratico che si presume perfetto nella pratica della
modellizzazione quantitativa, come se la vita fosse un meccanismo senza
sbavature e spiegabile con numeretti e analisi lineari. Il potere lontano è il potere invisibile, la
tirannia e il totalitarismo che continuano a farsi storia. Ciò che pensavamo
appartenere al passato si è rigenerato nel nostro presente iper-moderno e,
ancora oggi, ci ritroviamo a discutere di ciò che pensavamo di avere sconfitto
nel ‘900. La politica complessa ha bisogno di “memoria progettuale” perché la
storia non comincia e non finisce con noi.
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