Sunday 31 May 2015

Isole "artificiali" e militarizzazione. Usa in allarme

dal Corriere della Sera di oggi. Il vertice internazionale sulla sicurezza nella regione Asia-Pacifico, in corso a Singapore, si chiama "Shangri-la", un nome che invoca l'Eden. Ma i concetti espressi dai partecipanti sono allarmanti. Il capo del Pentagono, Ashton Carter, ha accusato la Cina per il piano di espansione nel Mar cinese meridionale, condotto con la costruzione di isole artificiali nell'arcipelago delle Spratly: "Gli Stati Uniti si opporranno a ogni ulteriore militarizzazione della zona, i nostri aerei e le nostre navi vigileranno, il progetto cinese va fermato subito". L'intelligence Usa ha appena rivelato la scoperta di postazioni antiaeree installate dai cinesi negli avamposti delle Spratly. Pechino risponde che l'attività è legittima e ragionevole, aggiunge che in quelle isole, ricavate riempiendo di cemento piccoli atolli corallini, verranno piazzati anche dei fari nautici che serviranno la sicurezza della navigazione internazionale. Ma intanto la Cina reclama la sovranità sul 90 per cento di quel mare. E dall'inizio dell'anno ha costruito 800 ettari di nuove isole. Carter ha ammesso che anche altri Paesi come le Filippine e il Vietnam stanno fortificando la zona marittima, ma ha fatto notare che le opere cinesi sono più estese di quelle di tutti gli altri messi insieme.

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