Sunday 31 May 2015

Il rischio che Grexit funzioni (Paul Krugman)

dal Sole 24 Ore di oggi. I candidati sostenuti dal partito anti-austerity Podemos hanno vinto le elezioni amministrative a Madrid e a Barcellona. La mia speranza è che le "istituzioni prima note come troika" abbiano preso nota. La sostanza del problema greco è che i parametri per un accordo di breve termine in questo momento sono ineludibili: la Grecia non può permettersi di avere un disavanzo di bilancio primario, perché nessuno le presterebbe soldi. E non può permettersi un avanzo primario eccessivo, perché da quella rapa non c'è più sangue da cavare. La cosa che verrebbe da pensare è che non dovrebbe essere difficile accordarsi sull'obbiettivo di un modesto avanzo primario nei prossimi anni. Tanto è quello che succederà comunque. Ma ora il Fondo monetario internazionale sta interpretando la parte del poliziotto cattivo, dichiarando che non sbloccherà i fondi finché Syriza non si metterà in riga su riforma delle pensioni e riforma del mercato del lavoro. Le basi scientifiche della seconda richiesta sono discutibili: gli studi dello stesso Fmi non avallano l'entusiasmo per le riforme strutturali, in particolare quelle del mercato del lavoro. La prima richiesta invece probabilmente corrisponde a un problema reale, ma per quale motivo questo problema dovrebbe essere considerato prioritario rispetto alla questione dell'avanzo primario ? Io vorrei che tutti si chiedessero che cosa succederà se la Grecia, di fatto, dovesse essere spinta fuori dalla zona euro. In questo momento i Paesi del nocciolo duro sono convinti che l'uscita di Atene sia gestibile. Ma ricordiamoci che il "muro tagliafuoco" della Bce non è mai stato veramente sperimentato: se i mercati perdessero la fiducia e dovesse arrivare il momento di acquistare titoli di Stato italiani o spagnoli, la Bce lo farà davvero ? Ma la domanda più grande di tutti è che cosa succederà un anno o due dopo la Grexit. Supponiamo che una nuova dracma, pesantemente svalutata, spinga una massa di inglesi abbirrazzati sulle rive del Mar Jonio, e la Grecia cominci a riprendersi: sarebbe l'incitamento perfetto per i partiti che in altri Paesi contestano l'austerità e la svalutazione interna. E se le forze anti-establishment avranno la ripresa greca da portare ad esempio, il discredito dell'establishment non farà che accelerare.

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