Cisgiordania - Un soldato israeliano è stato accoltellato la notte scorsa nel quartiere Tal Romeida a Hebron da due giovani palestinesi poi uccisi a colpi d'arma da fuoco dalle forze di sicurezza. Secondo i mezzi di informazione le condizioni del soldato non sono gravi. L’esercito avrebbe trattenuto i corpi degli aggressori, due giovani palestinesi, i cugini Taher Faysal Fannoun, di 19 anni, e Faysal Abd al-Minem Fannoun, studente all'Università di Hebron.
Un secondo episodio di violenza si è registrato anche ad Abud presso Ramallah, dove un israeliano è stato accoltellato. Anche in questo caso il presunto aggressore è stato abbattuto dalle forze di sicurezza. Il soldato israeliano ferito, di circa 20 anni, è stato ricoverato in ospedale.
Sempre la scorsa notte numerosi spari sono stati indirizzati verso l'automobile di un israeliano presso la colonia di Psagot, nei pressi di Ramallah. L’uomo non è rimasto ferito.
Mali - Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) ha rivendicato l’attacco all’hotel Radisson di Bamako, che ha provocato oltre 20 vittime il 20 novembre scorso. In un comunicato audio, Abdelmalek Droukdel, leader della formazione jihadista, ha confermato che sono stati i suoi uomini a portare a termine l’azione, insieme a quelli dell’organizzazione Al-Mourabitoun.
Quest’ultima aveva già rivendicato l’attacco nelle ore immediatamente successive, citando a sua volta Aqmi. Una rivendicazione a cui, tuttavia, il presidente della repubblica maliano, Ibrahim Boubacar Keïta, non aveva dato credito, indicando invece come responsabile un altro gruppo armato, il Front de Liberation du Macina. Questo, in effetti, si era poi proclamato autore dell’azione, motivandola come una reazione alla presenza dell’operazione militare francese Barkhane nel Sahel.
Sia Aqmi che Al-Mourabitoun hanno più volte riaffermato la loro appartenenza alla rete qaedista, anche se hanno recentemente subito scissioni: alcune fazioni, infatti, hanno giurato fedeltà all’autoproclamato Stato Islamico.
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