A cominciare da noi, la nostra considerazione della realtà ha bisogno di diventare progressivamente a-centrica e multi-polare. Infatti, non esiste un centro propulsore di realtà ma infiniti poli che, di volta in volta, si passano il testimone di una "centralità diffusa". E' in questo modo che si potrà dare voce a una "cultura della differenza" e a una realistica "cultura della partecipazione e della cooperazione".
L'approccio a-centrico e multi-polare è una "necessità progettuale"; come dire, se vogliamo ritornare al progetto umano dobbiamo condividere la responsabilità storica della sua ri-creazione e questo non può avvenire se non attraverso la presa d'atto che siamo titolari dello stesso destino comune, quello dell'intera e unica umanità nel creato.
No comments:
Post a Comment