Non esiste questione filosofica che non sia alimento per scelte politiche o economiche.
La "filosofia del progetto umano", riflessione per la condivisione del progetto umano, guarda al campo delle decisioni strategiche tentando di condizionarle, pur rispettandone l'autonomia. C'è un grande bisogno, oggigiorno, di filosofi del progetto umano, intellettuali critici (e liberi) che sappiano cogliere i "segni dei tempi" e che ritornino a pensare in chiave progettuale, riaprendo dibattiti sull'oltre che già ci percorre.
In un mondo popolato da "consiglieri del principe" è importante formare dei "consiglieri della realtà", testimoni di una "verità in cammino" che niente e nessuno può pensare di rappresentare o di esaurire. I "consiglieri della realtà" sono "testimoni della complessità e del pensiero complesso", persone che vivono da persone e che scelgono la relazione, l'integrazione, il confronto cooperativo, il dialogo. I "consiglieri della realtà" hanno a cuore i mondi-della-vita e lavorano a superare la irrealtà dominante.
Per quanto assurdo possa apparire, esistiamo nel paradosso della paura della nostra stessa complessità; in sostanza, non viviamo.
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