E' molto difficile estraniarci dalla mediocrità dilagante e dominante. Abbiamo bisogno di una rinnovata alleanza con il "pensiero complesso", il che significa riappropriarci delle complessità di noi e della storia. Prigionieri del "pensiero lineare", siamo abituati a interpretare i processi storici in superficie; vogliamo prevedere e quantificare e, così facendo, ci perdiamo il mistero della conoscenza e della convivenza. Urge un profondo ripensamento filosofico, un pensiero "nella" realtà.
No comments:
Post a Comment