Sunday, 26 July 2015

Il compito degli intellettuali (Marco Emanuele)

Il compito degli intellettuali è sempre di più quello di ripensare la globalità. Le università e i think tank, nella grande maggioranza dei casi, pensano in maniera acritica la realtà di una globalizzazione competitiva e senz'anima,
La più grande contraddizione nella quale siamo immersi è quella di una globalità che ci appartiene in quanto persone umane ma che non diventa storica. E di questa carenza strategica siamo responsabili.
Il tema della globalità serve a dare un senso, una direzione ad una globalizzazione che si nutre pressoché esclusivamente di una linearità tecnocratica; la globalità, al contempo, non nega i grandi risultati che i processi di globalizzazione hanno portato per il benessere dell'umanità.
Oggi stiamo assistendo ad una sorta di involuzione della globalizzazione che conosciamo, che si è trasformata in un modello omologante che rischia di negare i suoi stessi successi e che, per questo, va salvata dalle sue degenerazioni,
Il ripensamento della globalità, ad opera di intellettuali che colgano il valore della "ragione globale", è ciò che potrebbe permetterci di ricostruire una prospettiva progettuale per ciascuno di noi, per l'intera ed unica umanità, per la realtà globalmente intesa.

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