Wednesday 25 November 2015

(Istituto fondamentale) L'idea totalitaria vive nella "certezza dell'onnipotenza"

L'idea totalitaria vive nella "certezza dell' onnipotenza";  quando rendiamo "totale", "assoluto" un qualcosa che fa parte del sistema complesso della convivenza, ci comportiamo da "perfetti totalitari". E  questo accade spesso, a ben guardare; capita nella crudeltà rappresentata dall'Isis, capita nella imposizione della democrazia come "fine" (il che, molto spesso, sacrifica la libertà e la giustizia), capita nella dogmatizzazione del mercato. L'idea totalitaria vive nella esasperazione della competizione che è l'espressione globalizzata della nostra certezza di dover essere meccanismi perfetti e vincenti. Per tutte queste ragioni, nessuno (a cominciare da chi scrive) può chiamarsi fuori dalla responsabilità storica per ciò che accade in giro per il mondo.
C'è un antidoto contro l'idea totalitaria ? Penso che la storia ci dimostri che l'idea totalitaria vive costantemente in noi come tentazione del disumano che vuole vincere; ebbene, non potendo eliminare il male che appartiene alla nostra natura, abbiamo la responsabilità di "relativizzarci", di problematizzare il nostro pensiero, di maturare dubbi, di "disarmarci" anzitutto culturalmente.
E' troppo facile, guardando all'oggi, invocare lo scontro fra civiltà sentendosi portatori del bene assoluto; siamo troppo compromessi, noi cosiddetti "occidentali", per poter giudicare altre civiltà. E' venuto il tempo, invece, di ritrovarci in "Stati generali dell'umanità", luoghi della vita nei quali ricominciare a pensare a cosa siamo diventati e a come possiamo ritornare a vivere in termini davvero globali e non solo globalizzati.

No comments:

Post a Comment