Monday, 21 September 2015

Passaggio di civiltà (Marco Emanuele)

Il mondo è, con tutta evidenza, nel bel mezzo di un passaggio di civiltà. Di fronte a una globalizzazione senza anima globale, la politica ha perso senso e dignità e l'intero impianto della convivenza umana ne risente. Nel parlare di politica ci riferiamo sia al "senso politico", talento che ciascuno di noi porta dentro di sé in quanto persona, sia all'attività della direzione e della decisione politica, quella che dovrebbe incarnare nella storia i "segni dei tempi". Eppure le sfide storiche in atto ci dicono cose chiare; l'ho già scritto in precedenti contributi, ciò che vediamo è l'imporsi competitivo di alcune "verità dogmatiche". La mentalità totalitaria è viva nella realtà e si sposa alla degenerazione di quel pensiero occidentale che tanti meriti ha avuto per l'avanzamento dell'umanità e che, oggi, si trova tra l'urgenza di un progetto di civiltà e l'ansia della civilizzazione. Tutto sembra degenerare e fenomeni come l'Isis dimostrano quanto il disumano viva in noi e tra di noi, pronto a scatenarsi laddove accantoniamo o dimentichiamo il principio di umanità, frutto della strumentalizzazione del dato religioso e riproposizione, nel terzo millennio, di un'idea follemente pura dell'uomo e paragonabile a quella del nazismo.

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