Saturday, 5 September 2015

La partita sul "fine" (Marco Emanuele)

Dalla relazione alla integrazione, la partita che siamo chiamati a giocare è quella della libertà – liberazione per ogni persona e per ogni popolo e ben si comprende che si tratta di una partita sul “fine”; oggi, invece, nel nostro delirio di irrealtà, siamo completamente appiattiti sugli strumenti. Si pensi, infatti, alle infinite e vuote discussioni sulla democrazia che, ancora, ci ostiniamo a considerare un modello certo e non discutibile, l’unico in grado di garantire una “giusta” convivenza umana; sia chiaro, chi scrive è a favore della democrazia e la considera una grande conquista ma, altresì, pensa che essa vada considerata e vissuta come una possibilità e non come un dogma. Quanti disastri abbiamo provocato, in giro per il mondo, in nome della democrazia e grazie alla esportazione della stessa ? Troppo spesso abbiamo dimenticato, e dimentichiamo, il valore di quei processi di senso che abbiamo indicato con le parole “relazione – comprensione – conoscenza  - dialogo – integrazione”; troppo spesso abbiamo pensato, e pensiamo, che quelle parole fossero e siano soltanto buone intenzioni, che non portassero e che non portino dentro di loro vissuti complessi e, dunque, visioni, talenti, limiti, tensioni, potenzialità. I valori non sono altro che gli “altri nomi” della nostra responsabilità storica. 

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