Certo abbiamo l’esigenza e l’urgenza di
ritrovare una capacità di governo dei fenomeni planetari. Prima di questo,
però, siamo chiamati a comprendere in maniera adeguata la storia che ci appartiene e che ci
circonda, adeguando il nostro approccio cognitivo alla complessità del
Mondo-Della-Vita. Sappiamo molte cose ma, raramente, conosciamo. L’arte del
conoscere è il comprendere che non tutto può essere conosciuto attraverso un
approccio lineare e disciplinare; c’è una quota di mistero nella conoscenza che
abbiamo la responsabilità di percorrere attraverso una ricerca di verità e di
senso, privilegiando il dubbio. Dov’è il mistero, dove si annidano le
complessità che non vediamo ? La nostra riflessione ci porta nelle informalità
e nelle transizioni della realtà, laddove è fondamentale avere una “intelligenza
aperta”; ci sono “luoghi” nei quali la certezza si fa incomprensione e dove l’insistenza
su di essa ci rende precari, aggrappati a convinzioni che nulla hanno a che
fare con ciò che cerchiamo di capire. La comprensione per la conoscenza è un
processo lungo ed è il fondamento di quella ricerca di verità e di senso che
cominciamo nella relazione.
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