Thursday 25 June 2015

Ragione aperta e transizioni (Marco Emanuele)

Collocarsi sulle transizioni prevede una continua reintegrazione delle conoscenze nella globalità/complessità della Conoscenza e delle esperienze nella globalità/complessità dell'Esperienza umana e del reale creato.
Nulla di ciò che sappiamo può essere disperso e, altrettanto, nulla di ciò che sappiamo può non essere problematizzato. In sostanza, viviamo perennemente nella Ricerca di una verità che contiene l'errore e viceversa. La verità non è mai dogmatica e l'errore non è mai peccato.
Viviamo il profondo mistero della condizione umana e della globalità/complessità che ci appartiene e ci circonda. Ecco perché, da esseri umani, non possiamo che avere una ragione aperta, includente, cooperativa.
Nelle transizioni, ciascuno di noi ricomprende il mondo-della-vita che, prima di tutto, comprendiamo come il mondo-della-nostra-vita. E non possiamo che dirci ed essere "egoisti globali", esseri umani capaci di tornare al noi arricchiti del mondo e di andare nel mondo arricchendolo del noi.
Nelle transizioni, il "nostro io" si fa progressivamente "noi" e quel "noi", l'umanità, non è dato per sempre ma si forma ricreandosi, e ricreando il reale creato.



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