Monday 29 June 2015

Dobbiamo custodire e curare il mistero della vita (Marco Emanuele)

L'importanza di ritornare ad un rinnovato umanesimo integrale si vede anzitutto nella nostra incapacità di vivere da esseri umani; se è vero che l'umano e il disumano, la bellezza e la crudeltà sono compresenti in ciascuno di noi, è altrettanto vero che, nel mondo di oggi, il disumano e la crudeltà sembrano prevalere. E ciò è frutto del nostro "pensare lineare" che, sotto diverse forme, non fa altro che generare atti di guerra, facendo degenerare la realtà globalmente intesa. Il trionfo del "globalizzato" non può essere letto come il trionfo del "globale". Ma il "globale" va costruito, non va atteso; esso è il frutto continuo del nostro agire responsabile e quotidiano, del nostro divenire storico, non è opera del sovrannaturale. Siamo noi che facciamo spegnere o manteniamo accesa la luce del mistero di ciò che è creato, a cominciare da noi; siamo vittime del quantitativo e del prevedibile e, progressivamente, dobbiamo ripensare la complessità della nostra natura umana nel contesto più generale del mondo-della-vita. Dobbiamo vivere sulle transizioni, ricongiungere in noi il già stato, l'ora e l'oltre e riappropriarci della Storia; siamo chiamati a problematizzarci per problematizzare le nostre certezze e la nostra ansia di dominare l'altro e il mondo. Insieme, invece, dobbiamo custodire e curare il mistero della vita.


No comments:

Post a Comment