Sunday 27 September 2015

I mille giorni di Zar Putin (Paolo Valentino)

E' da leggere Paolo Valentino sul Corriere del 27 settembre 2015, I mille giorni di Zar Putin.

In Russia mancano mille giorni ai Mondiali di calcio 2018, più o meno quanti ne mancano alle elezioni presidenziali per la quarta incoronazione dello Zar.

Quello che il politologo Stanislav Belkoski definisce il "riro monarchico" che lo protegge e lo immunizza, sembra funzionare alla perfezione: "E un teorema del potere fondato su tre assunti: la mancanza di alternativa al monarca; il suo essere al di sopra della legge che lo rende forte agli occhi del popolo; la sua intoccabilità, nel senso che qualunque cosa accada non ne deve rispondere e tutto ciò che non funziona nel Paese va addebitato al governo non al sovrano, il quale è buono per definizione". Eppure, nei poco più di due anni che lo separano dal nuovo appuntamento col destino, molte insidie e rischi si annidano sul percorso dello Zar. Come risponderà Putin alla crisi economica più grave da quando è al potere, che secondo tutte le previsioni sta per entrare nella sua fase più acuta e dolorosa per la popolazione ? 

..... altri 20 milioni di russi saranno sotto la soglia di povertà alla fine del 2015.

Ma Putin, anche per nascondere queste difficoltà, insiste sul patriottismo, sull'orgoglio nazionale e sul ruolo di nuovo globale della Russia che potranno essere le carte vincenti che lo Zar offrirà ai sudditi per la sua quarta investitura.

Le mosse ambiziose sulla Siria, il build-up militare a sostegno di Assad, la pressione sugli Stati Uniti per definire una strategia militare anti-Isis, l'attesa creata intorno al discorso di domani all'Onu e il vertice con Obama dopo quasi due anni di emarginazione, fanno parte di questa narrativa in fieri, che vuole Mosca tornata protagonista nel Grande Gioco, in Medio Oriente e altrove. Riuscirà Vladimir Putin ? Probabilmente sì. Ma l'imprevedibilità degli scenari internazionali, a partire dal terrorismo islamico che potrebbe cominciare a colpire nel cortile di casa della Federazione russa, rende rischiosa la sua scommessa. Mentre l'Ucraina, che oggi appare ai margini della conversazione, potrebbe tornare a esplodere, spingendo nuovamente lo Zar all'isolamento in cui ha vagato nell'ultimo anno.

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