Le Università dovrebbero lavorare insieme, ciascuna nella propria autonomia, a ripensare i fondamenti della convivenza umana facendo maturare percorsi di conoscenza in grado di formare classi dirigenti abituate a ragionare, ad agire e a decidere in termini di "contesti complessi" e del "complesso in ogni contesto". La sfida più grande nel terzo millennio riguarda l'accoglimento in noi della "sfida della complessità" che, per natura, ci chiama a una responsabilità nei mondi-della-vita e nelle loro profondità (non separabili in essenza); per questa ragione, le proposte formative delle università devono sempre di più caratterizzarsi per la "transdisciplinarietà", superando le "fragilità" di approcci multidisciplinari e interdisciplinari.
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