Thursday, 25 February 2016

Si pensi alle città (Marco Emanuele)

E' venuto il tempo di maturare uno "sguardo complesso" sulla organizzazione della convivenza umana nelle nostre città. Queste, in maniera crescente, sono diventate luoghi di disagio e di morte e specchio della incapacità della politica di ripensarsi per rifondarsi. Le città, ormai al centro degli obiettivi ONU per il 2030, possono essere laboratori per una innovativa idea di governo, di pianificazione territoriale, di integrazione, di dialogo; al di là delle parole, se vogliamo garantire il sacrosanto "diritto alla città per tutti" dobbiamo prendere atto che tale diritto va inquadrato nel ben più ampio "diritto alla vita per tutti". In troppe situazioni esistiamo nella incapacità di comprendere il mondo che ci circonda, "prigionieri" come siamo del "pensiero lineare" e disabituati a "vivere pienamente".

Abbiamo bisogno, partendo dalle città, di riappropriarci della complessità dei processi storici e di maturare, in maniera il più possibile condivisa, una conoscenza pertinente della realtà (ricongiungendo discipline non dialoganti, verso la "transdisciplinarietà") e di ogni realtà (nella "relatività" di ciascuna) e il senso di un "realismo progettuale" (re-immergendo la nostra idea di realtà nella realtà "carne e sangue").

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