Wednesday, 3 February 2016

Istituto fondamentale, Laicità (Vittorio Possenti)

Vittorio Possenti: La questione del rapporto fra religione e civiltà emerge come uno massimi temi del futuro, ed esige un rinnovamento di prim'ordine del pensiero antropologico, politico, teologico, storico (...). Il grande problema del XXI secolo è di giungere a una sfera pubblica eticamente e religiosamente qualificata in cui democrazia e religione si incontrino e si comprendano. (...) 

Aprirsi alla signoria di Dio significa riconoscere la dignità dell'uomo come essere libero, dotato di ragione e in grado di raggiungere il vero. Lo Stato o il potere politico non può perciò privarlo di diritti che gli appartengono in proprio, che si radicano nella sua dignità e provengono dalla mano di Dio. Con la frase di Gesù è posto, insieme al criterio della laicità, il principio della indisponibilità e della trascendenza della persona che costituisce il cardine di ogni politica degna di questo nome; e perciò anche della trascendenza della persona rispetto alla scienza e alla tecnica e alle loro eventuali intenzioni manipolative. (...)

(Le ragioni della laicità, Rubbettino, 2007)

Mi permetto una nota a margine sulla questione della trascendenza della persona. Certo, per un credente essa deriva da Dio ma, mi chiedo (da credente), non sarebbe meglio, per costruire una convivenza umana degna di questo nome, ritrovare la trascendenza nella carne e nel sangue di ogni altro DI noi ? Lasciamo stare Dio come "soggetto storico" e riappropriamoci noi della storia; per chi crede, la storia (la vita) ci è stata donata e ciascuno, in modo originale e non ripetibile, ha il diritto-dovere di esercitare la responsabilità per la sua ri-creazione. (Marco Emanuele)

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