Wednesday, 2 December 2015

(Istituto fondamentale) L'unità dell'essere umanità

La persona come "soggetto storico" è chiamata alla relazione e alla integrazione. Pur se siamo naturalmente imperfetti e incerti, abbiamo la responsabilità di condividere quella che chiamo l' "unità dell'essere umanità". In questa espressione c'è il valore profondo del "fine" del nostro lavoro, la possibilità di percorrere insieme (come umanità e ciascuno secondo le proprie caratteristiche) la strada verso il "progetto di civiltà".

L'espressione "progetto di civiltà" si colloca totalmente al di fuori della imperante volontà di dominio. Il "progetto di civiltà" vive nella mediazione dei rapporti di forza e degli interessi particolari che caratterizzano ogni realtà umana e nella possibilità di liberare, ciascuno in modo unico e irripetibile, il progetto umano; quando dico "progetto di civiltà", dunque, indico una strada, una "potenzialità possibile" che va colta da ogni persona in qualità di "mondo vitale in cammino e in ricerca".

Per costruire tale "progetto di civiltà" bisogna acquisire la mentalità del cantiere, del laboratorio, di luoghi comunitari nei quali le nostre tesi vengano continuamente problematizzate e discusse, cercando di ritrovare dei punti di sintesi che ne costituiscano i punti di avanzamento. Quale luogo potrebbe essere la casa di questa esperienza, se non le università-universitas ?
 

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