Il mondo di oggi ci mette di fronte ad una scelta fondamentale tra l'umano e il disumano. Costruiamo modelli senza cultura e non viviamo più la globalità e la pienezza dei processi storici vitali, nelle loro luci e nelle loro ombre, nella loro complessità; in sostanza, ci fa paura ciò che siamo e, senza ripensarci in termini complessi, pienamente umani, lasciamo vincere il disumano (che ci appartiene) nella storia. Il problema è, anzitutto, di recuperare il senso della conoscenza; nulla di ciò che siamo può essere abbandonato o dimenticato perché siamo una "totalità in cammino". Siamo "misteri in dialogo", persone umane complesse, imperfette, incerte; siamo conoscibili attraverso percorsi intellettuali, non lineari e non dominanti, che ci permettano di comprendere, di accogliere e di affrontare la scelta della relazione per l'integrazione,
We have to choose between human and inhuman.
We have to choose between models without culture and the complexity of vital historical processes.
In the history, we let win the inhumane (that belongs to us).
We have to get back to the sense of knowledge.
We are human persons, "mysteries in dialogue".
To live the relationship to the integration we need a non-linear and non-dominant thinking.
I-POL.I.S (International Policies, Institutions, Societies) - Link Campus University's Research Center on Global Affairs
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