L'Italia è un grande bar. E la gara è fra chi semplifica di
più, fra ruspe, mediocrità e grandi opere senza visione strategica.
Eppure, nonostante tutto, siamo ancora un grande Paese; siamo pur sempre
al centro della cultura mondiale, luogo della grande Storia, eredi di
grandi tradizioni politiche. Oggi ci ritroviamo un Paese bloccato, in
rottamazione, punta di un'Europa tecnocratica e inerme di fronte alle
gravi crisi che la circondano.
Abbiamo bisogno di intellettuali
che siano consiglieri della verità e non solo consiglieri del principe di turno e
di classi dirigenti in grado di trascinare il nostro Paese stanco nella
normalità democratica.
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