Nel mondo a-polare, la grande divisione è tra la competizione esasperata e la cooperazione necessaria. La competizione, che ci appartiene, viene progressivamente assolutizzata e quasi dogmatizzata; senza cooperazione, la competizione diventa "guerra", non più processo per la selezione delle classi dirigenti ma soltanto un processo per la sopravvivenza dei più forti.
Abbiamo la responsabilità di re-integrare competizione e cooperazione in un "pensiero politico" adatto al mondo-che-è. Si tratta di una responsabilità che deve coinvolgere il maggior numero possibile di persone perché riguarda la salvezza dell'umanità e del pianeta. La competizione esasperata senza cooperazione ci sta portando alla rovina; ciò accade nel "vuoto politico" e in un mondo nel quale le innovazioni tecnologiche e informatiche sembrano rispondere a "proprie" logiche competitive, molto spesso "non incarnandosi" nei processi storici vitali.
In our a-polar world, the great divide is between the exasperated competition and the necessary cooperation. Competition, which belongs to us, is progressively made absolute and almost dogmatized; without cooperation, competition becomes "war", not the process for selection of the ruling classes but only a process for the survival of the strongest.
We have a responsibility to re-integrate competition and cooperation in a "political thought" suitable to the world-that-is. It is a responsibility that must involve as many people as possible because it concerns the salvation of humanity and of the planet. The exasperated competition without cooperation is leading us to ruin; this risk "lives" in the "political vacuum" and in a world where technological and IT innovations seem to respond only to "their competitive logic", very often "not incarnating" in the vital historical processes.
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