Scrive Salvatore Bragantini sul Corriere del 27 settembre 2015, La parabola dell'Europa nel caso Volkswagen, della scoperta del caso da parte della Environmental Protection Agency americana e della inesistenza dei controlli europei.
La via giusta non è abbassare gli standard, evitando di innovare ed investire, bensì darsi regole serie e farle rispettare. Una delle lezioni della vicenda è la grande capacità degli Usa di far rispettare (enforcement) le norme, durante sanzionando chi non lo fa. Qui siamo deboli e invece la Ue deve essere all'altezza della sfida. Va preso a modello il funzionamento dell'unica vera autorità di regolazione europea, al di fuori del molto speciale mondo bancario: la Direzione generale per la Concorrenza della Commissione Ue che, non a caso, è un serio ed efficace regolatore europeo, capace di farsi valere in tutta la Ue e, ove necessario, oltre, Chiedere a Microsoft e a Hewlett Packard. La Commissione non si appisoli sul tappetino, ai piedi degli Stati membri; le regole in Europa van definite, e fatte rispettare, da autorità europee, non nazionali.
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