da la Repubblica del 28 settembre 2015, "Barack sbaglia strategia in Siria. E il Cremlino ne approfitterà"
Ormai è chiaro che il Cremlino sta cercando di restituire alla Russia un ruolo di grande potenza mondiale. E in Medio Oriente Putin intravvede un'occasione unica. Mosca era in pratica assente dalla regione da quando Sadat buttò fuori dall'Egitto i consiglieri militari russi, mentre adesso il "vacuum" di Obama le permette di mettere piede in Siria e di porsi con interlocutore privilegiato.
Se non nell'interesse nazionale degli Stati Uniti, non vedo perché la Casa Bianca dovrebbe collaborare con la Russia: sapendo anche che da 350 anni Mosca cerca un accesso al Mediterraneo.
d - Condivide l'opinione di chi dice che in troppi casi, come in Libia, il ruolo occidentale nello spodestare i vecchi regimi autoritari abbia favorito il caos e l'estremismo islamico ?
r - Occorre un esame caso per caso: in Egitto fu sbagliato liberarsi di Hosni Mubarak, mentre fu giusto l'appoggio militare anti-Gheddafi perché Tripoli stava preparando una nuova campagna terrorista, come quella che portò all'esplosione dell'aereo Pan Am sui cieli della Scozia.
d - Obama e Putin parleranno anche dell'Ucraina .....
r - E Putin cercherà di avere qualche sconto sulle sanzioni. L'unico sistema che vedo per contrastare Mosca è fornire armi agli ucraini e addestrarli militarmente in modo che, come ai vecchi tempi in Afghanistan, i russi paghino un prezzo molto alto per l'invasione.
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