Ci vogliono "luoghi comunitari" nei quali rielaborare visioni di convivenza. Luoghi nei quali ripensare il dialogo, la mediazione, la transdisciplinarietà. Luoghi nei quali ripensare (per rifondare) la politica in senso complesso, contemporaneamente arte della mediazione dei rapporti di forza e degli interessi particolari e scienza della progettualità umana (integrata e partecipata). Luoghi nei quali ritornare ai "fondamentali" della conoscenza.
Il senso di comunità è l'appartenenza al "globale", nella relatività delle differenze.
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