La ragione cieca è già un passo nel disumano che vince nella storia. Il disumano ci appartiene ma è nostra responsabilità non lasciarlo dominare. La ragione cieca, come la considerazione statica dell'identità e la competizione esasperata, sono indizi del fatto che l'idea totalitaria non è morta, che convive in noi e che è pronta a scatenarsi in una convivenza che si fa conflitto permanente. Tocca a ciascuno di noi ripensarsi umano, ritornare a vivere, non lasciandosi trascinare nelle e dalle comode certezze dell'esistenza e di un'attesa messianica che genera speranze irreali.
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