Wednesday, 22 July 2015

(Istituto fondamentale - Global) Pakistan. ASIA BIBI, CORTE SUPREMA BLOCCA LA PENA CAPITALE (Misna)

Sentenza capitale sospesa per Asia Bibi. Con una disposizione che accoglie la richiesta di riesame della madre di famiglia cattolica incarcerata dall'estate 2009  tre giudici della Corte suprema pachistana nella sede di Lahore hanno questa mattina rinviato a successive udienze il riesame della vicenda come richiesto dai difensori della donna.
Condannata a morte per blasfemia in prima istanza nel novembre 2010 e successivamente in appello nell'ottobre dello scorso anno, Asia Bibi, detenuta nel carcere femminile di Multan, distante ore di viaggio da Lahore, anche oggi era assente dall'aula. Una condizione dettata dal rischio di aggressioni,  esperienze che sono costate la vita ad altri accusati durante i processi oppure subito dopo la sentenza di assoluzione.
Il caso di Asia Bibi, diventato esemplare degli abusi concessi dalla “legge antiblasfemia” (gli articoli del Codice penale che tutelano identità e onore della fede islamica in vigore dal 1986) è stato caratterizzato da un crescendo di interesse per la sua sorte, sia all'interno, sia all'estero, dove sono state numerose le campagne per la sua liberazione. Il suo caso ha anche riacceso il dibattito sulla modifica sostanziale della legge.
La norma ha inasprito le posizioni degli estremisti religiosi,  che non solo hanno emesso quattro anni fa una fatwa contro di lei chiamando i musulmani a punirla con la morte, ma hanno istigato i sicari che hanno ucciso nel 20011 il musulmano governatore della provincia del Punjab, Salman Taseer, e il cattolico ministro per le Minoranze religiose Shahbaz Bhatti.

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